“L'art prend le chaos du monde et le transforme en conscience,
pour permettre aux hommes de posséder leur destin”.
André Malraux

Possedere il destino significa stabilire un legame tra l’insondabile e l’indicibile, tra quello che noi siamo e quello
che significa la nostra presenza qui e ora. Nel quotidiano confuso accumularsi di eventi, nella cacofonia del
presente l’opera d’arte ha il valore di una frase compiuta della lingua nascosta che declina la condizione umana.
Proprio per questo a volte davanti a una creazione artistica noi ci troviamo di fronte a Qualcosa che oltrepassa
il nostro punto di osservazione per abbracciare l’interezza dell’esperienza, come
“…un punto tenebroso che viaggia come il pesce
nella bonaccia mattinale del mare, e tu lo scorgi:
sempre un vuoto, dovunque, con noi”. 
Le definisco epifanie, attimi in cui quello che è non è quello che sembra. Rivelazioni come monete che
tintinnano in fondo a un pozzo, come falene che volano nel buio. Ciò che colpisce è che questo non avviene
solo con l’arte dei grandi o di quelli reputati tali. Accade invece costantemente con tutte le opere, anche le
meno considerate. Tutti partecipiamo a questo linguaggio, tutti possiamo cogliere queste epifanie perché tutti
siamo partecipi della nostra condizione. Che è quella di chi si trova in questo mondo, in questo universo, in
questa realtà.
In queste foto ho voluto ritrarre alcune di quelle che definisco pietre miliari. Occasioni in cui sono stato
proiettato oltre il caos del quotidiano per diventare – anche solo per un attimo – consapevole del mio destino.
Sono dettagli, analogie, consonanze, sincronicità inaspettate. Le considero dei talismani e come tali voglio
condividerle, nella speranza - o forse nell’illusione - che questo museo virtuale dia a chi vorrà visitarlo la stessa
pienezza che ha dato a me.
Per questo vanno guardate senza filtri, cercando di cogliere il senso al di là dell'apparenza: perché se questa vita ha un senso solo l'arte sa rappresentarlo e noi solo attraverso di essa possiamo comprenderlo e viverlo.
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